Prima o poi si sente il bisogno di riordinare le proprie idee e rivisitarle per capire, con il distacco del tempo, il disegno che si è andato creando. Confrontare nell’oggi il punto dal quale, ieri, si è partiti e dove si pensava di arrivare.
Enrico Matteo Ponti, l’autore di questo affascinante corpus poetico, ha iniziato a rivisitare il suo percorso poetico e, sommando al nuovo il meglio del vecchio, ha pensato di racchiuderlo in questa raccolta.
Un po' come un vascello che, riposandosi in quella che, solo per un attimo, è per lui "L'acqua dell'ultimo mare", rivisita con la mente tutti i porti dei suoi viaggi nei quali ha attraversato i tanti e spesso sconosciuti mondi nei quali contemporaneamente tutti viviamo: il mondo dentro di noi ovvero quello dell’amore e della psiche, il mondo fuori di noi ovvero quello del sociale e dell’ambiente, e quello sopra di noi, il mondo della fede, della spiritualità e del misticismo.
Un percorso poetico dal profondo impegno sociale e civile, in cui prevale la dominante dolcezza del verso anche quando vengono trattati temi come quello delle ingiustizie o quello dello squilibrio ecologico che rischiano di portare l'intero pianeta "verso la fine del nostro domani”.
Il rispetto per la persona e per la natura, l'odio per ogni forma di violenza, di razzismo, di arroganza, l'amore per la vita e la ricerca di un "qualcosa" che è allo stesso tempo dentro di noi, fuori di noi e sopra di noi, risultano tratteggiati in maniera nuova, inducendo, cosa sempre più difficile in un tempo superficiale e convulso, a riflessioni spesso inconsciamente evitate.
Edito da Bibliotheka Edizioni.