A dispetto dei ferraresi, Ferrara è Patrimonio dell'Umanità per l'Unesco.
Stretti fra un passato (anche calcistico) glorioso e un presente (anche calcistico) un po' così, i discendenti degli Estensi si crogiolano nella astrusa convinzione di vivere nell'ombelico del mondo, condizione che peraltro il suddetto mondo ignora allegramente: e il primo piano urbanistico d'Europa, e il primo Palio del mondo, e il primo pane 'cum li orletti', cioè a dire la coppia ferrarese, e la città col maggior numero pro capite di biciclette, e la città col maggior numero pro capite di ladri di biciclette, e via magnificando.
Così, nelle pagine del libro passa sotto le forche caudine della satira affettuosamente complice degli scritti di Andrea Poli e degli acuminati disegni di Andrea Pizzirani e Luca Ghetti la composita fauna della città e dintorni annessi e connessi: ciclisti bricconi, agricoltori esigenti, gelosi cultori delle eccellenze gastronomiche della tradizione, automobilisti prevaricatori. Il tutto condito dagli eventi che scandiscono il lento scorrere della vita in città: il Palio, il Festival delle mongolfiere, la saga dei musicisti di strada meglio nota come Busker's Festival, le partite della Spal.
Un'umanità varia che rappresenta in fondo uno spettacolo nello spettacolo della piccola superba pretenziosa meravigliosa fantastica città di cotto rosso.