L'opera di James G. Ballard merita attenzione non solo e non tanto dal punto di vista della ricerca letteraria, quanto da quello dell'analisi sociologica e addirittura antropologica dell'umanità contemporanea. Sarebbe infatti un vero e proprio tradimento dell'autore confinare il suo influsso decisivo alla sola letteratura inglese e concentrare l'attenzione sui tradizionali aspetti critici, dallo stile alle tecniche narrative, dai retroscena biografici alle strategie retoriche: Ballard va letto non solo come scrittore, per quanto originale, affascinante, sconvolgente, ma come vero e proprio sismografo della nostra epoca moderna. Questo volume, curato da Paolo Prezzavento contiene testi critici di: Antonio Caronia, Domenico Gallo, Umberto Rossi, Umberto Cao, Pippo Ciorra, Massimo Ilardi, Diana Di Loreto, Massimo Cittadini, Gino Scatasta, Marco De Angelis.