Não sendo nosso objectivo, com este breve estudo, empreender uma análise exaustiva de todas as peças de prata de carácter sacro pertencentes à igreja de Santo António dos Portugueses em Roma, pretendemos porém efectuar uma primeira abordagem de tal acervo, de molde a trazê-lo ao conhecimento do público e despertar assim o eventual interesse de outros especialistas, bem como proporcionar uma primeira análise das peças mais relevantes, proporcionando também o acesso a um primeiro inventário. Começando por uma abordagem genérica do conjunto de prataria religiosa pertencente à igreja de Santo António dos Portugueses de Roma. De seguida concentrar-se-ão atenções nas peças consideradas excepcionais, às quais será concedida uma análise mais detalhada, para depois dar notícia das obras já existentes mas entretanto desaparecidas e das quais conseguimos apurar informação, com base na pesquisa arquivística empreendida, sobretudo no Arquivo do Instituto Português de Santo António e no Archivio di Stato di Roma
Con il presente lavoro, che, per motivi di spazio, non potrà fornire un’analisi dettagliata dell’intera argenteria sacra della chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi in Roma, mi propongo di avvicinare il pubblico a tale collezione, e di prenderne in esame gli esemplari più interessanti dal punto di vista artistico, con l’auspicio di destare l’interesse di altri specialisti del settore. Inizialmente, dunque, si propone uno sguardo sinottico sul corredo liturgico, con alcune brevi delucidazioni di ordine storicodescrittivo, per poi porre la lente d’ingrandimento sulle opere di maggior rilievo artistico: l’Urna della Reposizione e la muta di sei candelieri e croce d’altare. Un breve spazio sarà quindi dedicato agli oggetti andati perduti, di cui è stato possibile raccogliere informazioni in documenti conservati presso l’Archivio dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio e nell’Archivio di Stato di Roma
TERESA LEONOR M. VALE (1967), laureata in Storia e Storia dell’Arte (1989) presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona e dottore in Storia dell’Arte presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Porto (1994) con una tesi dedicata all’importazione di scultura barocca italiana in Portogallo nell’ambito dei rapporti artistici e culturali tra i due paesi nel seicento.
Ha anche compiuto studi specialistici in Museologia e Conservazione delle Opere d’Arte. Docente di Storia dell’Arte presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona dal 2012.
É autrice di diversi libri e articoli tra i quali i più recenti sono A Escultura Italiana de Mafra (Lisbona, 2002), Escultura Italiana em Portugal no Século XVII (Lisbona, 2004), Diário de um Embaixador Português em Roma (1676-1678) (Lisbona, 2006), , Scultura barocca italiana in Portogallo. Opere, artisti, committenti (Roma, Gangemi, 2010); “Eighteenth-century Roman Silver for the chapel of St John the Baptist of the church of S. Roque, Lisbon”, in The Burlington Magazine (Londra, 2010); “Les acquisitions d’oeuvres d’art du premier marquis de Fronteira, João de Mascarenhas (1633-1670), pour sa demeure des environs de Lisbonne”, in Studiolo. Revue d’Histoire de l’Art de l’Académie de France à Rome (Roma, 2010); “L’atelier degli Zappati:opere per il Portogallo di una famiglia di argentieri romani del Settecento”, Elisa Debenedetti, (a cura di), Studi sul Settecento Romano. Palazzi, chiese, arredi e scultura, Vol. I (Roma, 2011); “Di bronzo e d’argento: sculture del Settecento italiano nella magnifica Patriarcale di Lisbona”, in Arte Cristiana. Rivista Internazionale di Storia dell’Arte e di Arti Liturgiche (Milano, 2012); “Roman Baroque Silver for the Patriarchate of Lisbon”, in The Burlington Magazine (Londra, 2013).