La cornice per molti pittori diventa un mezzo per proporre al fruitore la propria considerazione del quadro, del luogo d'esposizione, del ruolo dell'artista, del pubblico, della società, del mondo. Attraverso una suddivisione in capitoli, il testo giunge a scoprire qual'era la cornice adoperata dai pittori Preraffaelliti, dagli impressionisti quali Degas, Whistler, Van Gogh, Pissaro, Seurat; quella scelta dagli esponenti della Secessione viennese tipo Franz von Stuck e Gustav Klimt, o dai pittori a noi più contemporanei come Mondrain, Balla, Segal, Van Doesburg, Magritte, Dalì, Duchamp, Picabia, Picasso, Braque, Buren, De Maria, Long. Il libro valuta anche altri due aspetti essenziali legati al tema della cornice, ovvero l'aspetto filosofico e quello artigianale. Si esamina come il telaio sia un argomento filosofico sviluppato da alcuni pensatori quali Georg Simmel e Ortega y Gasset, e quanto questo sia anche oggetto di studio e di lavoro per artigiani. Per presentare al meglio quest'ultimo aspetto vengono illustrati gli stili principali della cornice nei diversi periodi storici e, inoltre, vengono date delle brevi delucidazioni riguardo alcune tecniche legate alla produzione e alla conservazione dei telai lignei. Il libro nella sua originalità mostra varie immagini fotografiche curiose che offrono una visione completa di tela più cornice (rarità questa introvabile nella maggior parte dei libri di storia dell'arte in commercio). Il volume è la prima pubblicazione che propone il tema della cornice sia come materia pertinente al mondo della storia dell'arte quanto a quello della filosofia e a quello dell'artigianato.