Non si smentisce Donato Di Capua. Ancora una volta, attraverso le sue opere, dà una lezione di amore, di speranza, di fratellanza. La croce dentro è una fotografia dei nostri tempi, l’immagine di un’esistenza in bianco e nero che lentamente si colora, prendendo vita, tingendosi di quei toni che solo un amore, il vero amore, quello con la “A” maiuscola, è in grado di produrre.
L’esistenza di David Dickman Coiffman potrebbe essere quella di ognuno di noi. Perché non è necessario essere grandi uomini d’affari per perdere di vista l’importanza delle piccole cose.
La società odierna ci costringe quasi a piegarci di fronte alla materialità, a invocare il dio denaro che pare il solo a essere capace di renderci onnipotenti. Come il protagonista di quest’opera, ciascuno di noi potrebbe ritrovarsi pieno fuori e vuoto dentro, una mancata corrispondenza che porta via con sé la felicità.
E allora bisogna redimersi, bisogna tornare indietro e percorrere la via vera, perché quella Via è la Verità, quella Via è la Vita.