Questo è un libro dei sensi e un libro corale. Fin dalle prime pagine camminiamo per le strade di Napoli e a ogni angolo, in ogni piazza incontriamo persone, profumi, richiami che evocano il cibo. E l’autore riesce a far coesistere, in questo presepe, epoche remote – dalla Neapolis greca – meno lontane – la Napoli capitale – e assolutamente attuali, con tutti i loro personaggi: sovrani golosi e pezzenti buongustai, zie cuoche formidabili, chef di corte, pittori, poeti. Sfidando la retorica della napoletanità a colpi di ricordi personali e di coltissime citazioni, sempre sostenuto da una conoscenza che trabocca di passione, Edmondo Capecelatro coglie in pieno lo spirito caro al Lettore goloso: la cucina napoletana non è solo cucina, è cultura. I suoi capisaldi sono naturalmente gli ingredienti, doni di una terra e di un mare incredibilmente generosi; le sue invarianti, le festività con i loro menu; i suoi bestseller, i piatti grazie ai quali in gran parte del mondo cucina italiana è sinonimo di cucina napoletana; e poi ci sono le chicche che rendono questo libro speciale una volta di più: il caffè, l’acqua; il cibo ritratto nella pittura e reso mitico dal teatro. Alla fine, possiamo dire di aver imparato cosa rende unico il sapore di Napoli, la città dei lazzari, ai quali bastava un piatto di maccheroni e un bicchiere di acqua innevata.
Cos’è l’acqua innevata?
Leggete questo libro.