E’ il secondo episodio della serie ambientata nella Terra dei fuochi dal titolo Le indagini del commissario Olivares. A Caserta Claude Mancini, un pittore di origine francese, assiste involontariamente all’omicidio del gioielliere Franco Esposito, senza tuttavia riuscire a identificare il colpevole. Lo stesso giorno l’assassino uccide in maniera del tutto fortuita una prostituta di nazionalità ucraina, sviando completamente le indagini. Il caso viene assegnato al commissario Olivares, in servizio alla questura di Caserta.
Il pittore manifesta la propria preoccupazione alla fidanzata, Anna, e all’amico Sergio, cercando invano di ricordare un particolare che gli è rimasto impresso quando, per un attimo, ha visto in faccia il killer, cioè un piccolo tatuaggio sul collo. Ma, una notte, solo il caso riesce a salvare Claude dall’assassino, entrato furtivamente in casa sua.
Nel frattempo il misterioso omicida elimina altre due persone, che si scoprono legate, come Esposito, all’ambiente casertano delle sette sataniche.
Il commissario Olivares, dal canto suo, riceve una telefonata anonima da qualcuno che lo invita a recarsi nel cimitero di Caserta per rivelargli scottanti particolari che si celano dietro la sequenza di delitti. Quando il commissario arriva sul luogo dell’appuntamento, scopre che il suo informatore è già stato ucciso.
Grazie al suo fiuto da segugio, il poliziotto scopre che il filo conduttore di tutti i delitti lo porta ad una misteriosa villa sulle colline di Caserta vecchia, e ad una collezione di farfalle molto particolare. Dopo un finale avvincente, che non consente un attimo di tregua al lettore, Olivares riuscirà a catturare l’assassino.
La farfalla dalle ali di ceramica è un giallo originale ed emozionante, dal gradevole sapore argentiano.