La burocrazia è un cancro e la popolazione il corpo nel quale prolifica. Deruba i cittadini di tempo ed energia preziosi e divora quantità enormi di risorse. Per mezzo della burocrazia si instaura un meccanismo senza eguali di imbavagliamento da parte delle istituzioni con il palese scopo di privare sempre di più i cittadini dello spazio necessario per una gestione autonoma e responsabile della propria esistenza.

La maggior parte del reddito dei cittadini attivamente produttivi viene spazzato via dalle tasse solo per finanziare gli stipendi e le pensioni assolutamente esagerati dei colletti bianchi. Spesso i burocrati buoni a nulla guadagnano uno stipendio molto più alto dei cittadini che lavorano duramente e che, al contrario dei maniaci del controllo impiegati nelle istituzioni, producono beni e servizi utili di cui tutti noi abbiamo bisogno.

Inoltre i burocrati perseguitano pesantemente tutti quegli individui che ancora fanno qualcosa di giusto e sensato. Basta solo guardarsi intorno e vedere come in particolare medie e piccole imprese vengano soffocate e ricattate. In Germania la macchina dello “Stato sociale” si è altresì specializzata nel mettere sotto pressione persino i più poveri tra i poveri, ovvero coloro che ricevono il sussidio di disoccupazione, e a farli correre senza senso da uno sportello all’altro.

In questo libro si fanno sfrontatamente i conti con gli schiavisti dello Stato e si indicano inoltre delle alternative per una società organizzata in maniera dignitosa. Le attività produttive nell’interesse del bene comune devono tornare ad essere premiate mentre il parassitismo dei burocrati deve essere punito.

Attualmente è invece spesso proprio il contrario: chi fa qualcosa di buono e utile per il bene comune viene discriminato e vessato dalla mafia di Stato mentre chi pregiudica pesantemente il bene comune riceve “onorificenze” e stipendi da sogno.

A ogni singolo viene chiesto di apportare dei cambiamenti secondo le proprie possibilità al sistema ingiusto attualmente vigente e ognuno può fornire il suo utile contributo a tal fine. La svolta non nasce dal nulla ma viene compiuta da individui impegnati attivamente. Questo processo è già da tempo iniziato. Chi si rifiuterà fallirà, chi si unirà sarà parte del rinnovamento.