Il documento considera la possibilità di giustificare sulla base di una teoria critica delle norme di moralità stabilendo un dovere universale, generale e assoluto di non mentire e un dovere universale, generale e assoluto di informare, ed i correlati diritti universali, generali e assoluti alla verità. La conclusione a cui esso giunge è che quelle norme non possono essere giustificate. Eppure, una tale conclusione non implica che alle persone dovrebbe essere concessa un’illimitata libertà di mentire, né esclude la possibilità che in particolari circostanze le persone hanno il dovere di fornire alle altre persone le informazioni rilevanti per il loro benessere individuale.