La guerra combattuta da Roma contro il Re dei Numidi Giugurta è stata lunga, sanguinosa e dall'esito incerto: sono parole di Sallustio. Lo storico latino ricorda inoltre, che allora, per la prima volta, fu sconfitta l'arroganza dei patrizi, infatti, alla fine, per risolvere il conflitto in modo definitivo, i romani affidarono il comando dell’esercito a un Console/Generale non aristocratico, Caio Mario.
Storia, guerra, vicenda tormentata, il Re berbero è abile, coraggioso, ambizioso e conosce bene come girano le cose in quella città stupenda, forte, potente, rovinata dai soldi. Una sua frase famosa: “Roma, città bella ma corrotta. Destinata a finire presto, appena troverà un compratore!” Lui vuole impadronirsi dell’intera Numidia e non lesina mazzette per riuscire nel suo intento, anche durante le operazioni belliche, però………Un racconto avvincente: azione, imprese audaci, crimini e misfatti, sullo sfondo di una Roma in fibrillazione per i contrasti tra aristocratici e popolari. Per concludere: il materiale è recuperato da “La guerra giugurtina” di Sallustio, ma il lavoro, una lettura simpatica, fluida e vivace, utile a coniugare avvenimenti del passato con il piacere, non si rivolge solo a coloro ai quali piacciono vicende storiche, anche agli altri, giovani e meno, amanti di storia o no, purché curiosi.