Gareth si sveglia un mattino e nota la scomparsa di una delle sue vacche – probabilmente è solo andata a zonzo per i campi. Si mette alla ricerca e metro dopo metro vede affiorare un giorno trascorso. Presto la sua giornata diventa un lungo bilancio, una presa di coscienza della siccità che ha asciugato le radici dei suoi affetti familiari: la moglie secca, che non riesce a scendere dal letto, sua figlia piccola lasciata sola ad accudire le bestie. Gareth non sa ancora che alcuni dei pensieri che non ha il coraggio di confessarsi prenderanno presto la forma di una tragedia senza possibilità di riscatto. La lunga siccità è il dolcissimo, commovente romanzo della solitudine, dell’ineluttabilità del dolore, della consapevolezza del senso della natura, scritto con uno stile e una sensibilità verso ciò che (non) vedono i nostri occhi che fa pensare ai migliori racconti di Breece D’J Pancake.