La mistica della guerra getta una nuova, sconcertante luce sul tema della guerra santa. Non si tratta infatti di un'analisi storica, politica o sociologica, bensì di una lettura del fenomeno che ne mette in primo piano l'aspetto che l'autore considera più essenziale: quello religioso. Osama bin Laden, Hamas, Hezbollah, sono tutte realtà che non possiamo comprendere se non addentrandoci nella loro visione del mondo che, lungi dall'essere determinata da meri interessi nazionalistici o da un gretto e cieco fanatismo, presenta invece profonde radici spirituali. La mistica della guerra costituisce dunque un viaggio, arduo e talvolta scabroso, ma straordinariamente affascinante, alla ricerca della "spiritualità della guerra" in molte fra le maggiori culture del mondo. Attraverso un'ampia e documentata panoramica sulla spiritualità guerriera della Bibbia e del Corano, dei crociati e dei mujaheddin, dei samurai e dei sacerdoti aztechi, il libro mostra come la guerra sia stata considerata in vari luoghi ed epoche come un mezzo di ascesi mistica e di introspezione, nel tentativo di penetrare nella mente e nel cuore di chi credette o ancor oggi crede nella "santità della guerra". La mistica della guerra lancia una provocatoria sfida all'Occidente: smettiamo di giudicare e condannare a priori gli integralisti armati (del passato e del presente), e tentiamo piuttosto di basare la nostra reazione nei loro confronti sulla conoscenza delle loro motivazioni più profonde.