Con La Rabbia e l'Orgoglio Oriana Fallaci rompe un silenzio durato dieci anni. Lo rompe prendendo spunto dall’apocalisse che la mattina dell'11 settembre 2001, non molto lontano dalla sua casa di Manhattan, disintegra le due Torri di New York e uccide migliaia di persone. Accolto con enorme clamore in Italia e all’estero, il libro si trasforma immediatamente in un caso mondiale, diventa il fulcro del dibattito internazionale sul terrorismo islamico e sul crollo delle Torri e ancora oggi costituisce un testo imprescindibile per comprendere l’evento che più di ogni altro ha determinato il corso degli anni a venire.
Con la sua brutale sincerità, Oriana parla degli Stati Uniti, dell’Europa, dell’Islam, del nostro Paese: riflette sulla grandezza e la vulnerabilità americana ricordando che “l’America è Occidente, l’America siamo noi”, lancia furibonde invettive contro i terroristi e “gli avvoltoi che se la godono a veder le immagini delle macerie”, denuncia la viltà delle “cicale di lusso, politici o cosiddetti politici, intellettuali o cosiddetti intellettuali”. Ciò che nella prefazione la Fallaci definisce “piccolo libro” è in realtà un grande libro. Un libro che non può lasciare indifferenti, e scuote le coscienze di tutti noi.