Un titolo elisabettiano (ne ebbe di amanti la Regina Vergine) per un tentativo di rotta, di circumnavigazione di un mondo così tondo da prevedere ogni tipo di situazioni, ogni gioco di contrasti:
la gloria e la vergogna, l’arroganza e l’umiltà, il martirio e la joie de vivre, l’ascesa e la caduta, il miracolo offerto da chi è stato toccato dal demone e i risultati frutto di umanissimi sforzi. Più che una storia ordinata dell’atletica, Regina di tutti gli sport, il libro di Giorgio Cimbrico propone momenti, ricordi - di riporto e diretti -, profili di belli e dannati, capaci di lasciare il segno nello sport che li accomuna e li anticipa tutti nel repertorio delle attitudini e dei gesti, nel desiderio del confronto, nelle motivazioni che germogliano. Così, l’'atletica, più che regina, diviene la smisurata strada maestra che percorre l’India: invita a percorrerla, per percorrersi dentro.