Il regno di Vittoria coincise con il massimo splendore dell’Impero Britannico, gli anni della Rivoluzione Industriale e della Grande Esposizione. Un’epoca attraversata da profondi cambiamenti, ma al tempo stesso segnata dal ritorno di una morale rigida, di cui la famiglia reale inglese era l’esempio e l’emblema. In questo libro Lytton Strachey ricostruisce la vita della sovrana, dagli entusiasmi e turbamenti dell’adolescenza, alle tenerezze della vita coniugale, al dolore sordo della vedovanza. Senza sentimentalismi, ma con occhio benevolo, l’autore descrive con garbata ironia le virtù e debolezze di una donna. Intorno alla regina ruotano i protagonisti della politica della nazione: l’amato principe Alberto, William Gladstone, Benjamin Disraeli, Henry John Palmerstone e John Russell. Scritto nel 1921, La regina Vittoria ha segnato una svolta nel genere biografico ed è valso a Strachey il premio letterario James Tait Black Memorial.