Nel 1897, durante una spedizione nel medio Egitto, due archeologi di Oxford trovarono le discariche di una cittadina fiorente ai tempi dell’Impero romano, Ossirinco, abitata dai discendenti degli immigrati greci che avevano colonizzato l’Egitto dopo la conquista di Alessandro Magno. Quando, dieci anni dopo, la campagna di scavo si concluse, erano ben 500.000 i frammenti di papiro catalogati: un patrimonio unico di testi eterogenei, in cui capolavori perduti della letteratura greca si mescolavano a frammenti di Vangeli censurati, a ricevute di tasse, petizioni, lettere private, contratti, testamenti, liste della spesa… Era la vita di un’intera città antica che miracolosamente tornava alla luce. Un tesoro inestimabile che viene presentato per la prima volta a un pubblico non specialista nelle pagine avvincenti di questo libro scritto da uno dei massimi esperti di papirologia.