“La sirenetta bevve la bollente acre pozione, e fu come se una spada a doppio filo le attraversasse il corpo sottile, svenne e rimase lì come morta. Quando il sole ormai splendeva sul mare si destò e sentì un dolore pungente, ma proprio davanti a sé vide lo splendido giovane principe che la sovrastava, tenendo fissi su di lei gli occhi neri come il carbone; lei abbassò i suoi e si accorse che la sua coda di pesce era scomparsa e che aveva le più graziose, piccole gambe bianche che una fanciullina potesse avere.”
Una delle più celebri fiabe di tutti i tempi, tradotta nella sua interezza struggente.
Tratto da “Fiabe e storie”, pubblicato da Feltrinelli. Numero di caratteri: 46.127