Dietro uno scemo c'è un villaggio, cantava Fabrizio De André prendendo di mira i pregiudizi e la superficialità di chi non capisce, isola e sbeffeggia gli ultimi e i diversi. Abbracciando con empatia il loro punto di vista, ha dato voce al dolore di chi non ha le parole giuste per farsi ascoltare e ha espresso una comprensione totale e incondizionata. Per questo le sue canzoni si sono rivelate una preziosa strategia terapeutica: chi soffre di un disagio emotivo può essere guidato a identificarsi nei personaggi del grande cantautore, come Marinella, il pescatore, il suonatore Jones, il medico, il chimico, e a riconoscere in loro quei meccanismi psicologici che generano sofferenza e impediscono la guarigione. Allo stesso modo genitori, amici e parenti riescono a cogliere il nucleo del problema e si liberano del fardello distruttivo della colpevolizzazione e delle aspettative mal riposte. Da alcuni anni lo psicoterapeuta Gabriele Catania utilizza il canzoniere deandreiano per aiutare i suoi pazienti a superare le piccole e grandi difficoltà interiori e relazionali, dagli attacchi di panico all'anoressia, dalla paura della morte al rapporto conflittuale con i genitori, dal desiderio di essere accettati al bisogno d'amore. In questo libro racconta nove casi esemplari e ripercorre attraverso le storie dei personaggi la visione, cruda e consolatoria al tempo stesso, di Faber, il poeta che nella solitudine dei diversi e degli incompresi ha saputo vedere "una goccia di splendore".