Tossicodipendenza: un dramma antico, che si rinnova costantemente in nuove forme, nuove modalità, nuove sostanze e su nuove vittime. E che nasconde meccanismi complessi, disagi profondi, sofferenze irrisolte, ma forse non irrisolvibili.
In questa inedita antologia di scritti, Vittorino Andreoli, uno dei primi studiosi in Italia a occuparsi del fenomeno alla fine degli anni Sessanta, unisce gli strumenti della psichiatria a quelli della farmacologia per approfondire e indagare le molte sfaccettature e le possibili chiavi di accesso a un problema che scuote pubblico e privato e mette in scena il dolore, un dolore evitabile.
A partire da una rigorosa classificazione delle droghe – dall’eroina alla cannabis, dagli allucinogeni alla cocaina, fino alle droghe “casalinghe” come l’alcool e il tabacco –, completata da un’accurata descrizione dei loro effetti sul sistema nervoso e sul comportamento, Andreoli affronta il vasto tema delle radici psicologiche della dipendenza, l’aspetto più propriamente educativo della prevenzione e le delicatissime poste in gioco della cura e dei percorsi di recupero.
In un volume che affianca descrizione scientifica, spunti teorici, esperienze cliniche e racconti di vita, si disegna così una storia della ricerca, dei trattamenti e degli approcci terapeutici degli ultimi quarant’anni. Che sono anche quarant’anni di errori. Da non ripetere.