La traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie; fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto.
Fu in parte composta nella villa degli editori Ricordi a Cadenabbia, sul lago di Como. La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto di interpreti non all’altezza e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con interpreti più validi, riscosse finalmente il meritato successo.
A causa della critica alla società borghese, l'opera, nei teatri di Firenze, Bologna, Parma, Napoli e Roma, fu rimaneggiata dalla censura e messa in scena con alcuni pezzi totalmente stravolti. Sempre per sfuggire alla censura, l'opera dovette essere spostata come ambientazione cronologica dal XIX secolo al XVIII secolo.
Francesco Maria Piave (Murano, 18 maggio 1810 – Milano, 5 marzo 1876) è stato un librettista e scrittore italiano. Figlio di Giuseppe Piave e di Elisabetta Casarini, nacque in una famiglia benestante, legata all'industria del vetro. Il padre era stato podestà del comune di Murano durante il periodo napoleonico.
Cominciata ma subito interrotta la carriera ecclesiastica, Piave studia a Roma dove si è trasferito con la famiglia. Nel 1842 diventa direttore degli spettacoli del Teatro La Fenice di Venezia, di cui diverrà poi poeta ufficiale dal 1848 al 1859. Sempre nel 1842 inizia anche una collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano, ricevendo la nomina di poeta ufficiale dal 1859 al 1867.
La sua migliore, più prolifica e più celebre produzione si ha con il compositore Giuseppe Verdi, per il quale scrive ben 10 libretti. Morì a Milano e riposa ancora oggi nel Cimitero Monumentale della città.
Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano, 27 gennaio 1901) nacque nelle campagne della bassa parmense, a Le Roncole (divenuta in seguito Roncole Verdi), frazione di Busseto, il 10 ottobre 1813 da Carlo, oste e rivenditore di generi alimentari, e Luigia Uttini, filatrice. Carlo proveniva da una famiglia di agricoltori piacentini (stesse origini della moglie) e, dopo aver messo da parte un po' di denaro, aveva aperto una modesta osteria nella casa delle Roncole, la cui conduzione alternava al lavoro dei campi. Il registro dei battesimi, all'11 ottobre di quell'anno, lo indica come "nato ieri". Il giorno successivo Giuseppe venne battezzato nella chiesa locale di San Michele e gli vennero apposti i nomi di Giuseppe Francesco Fortunino. Il terzo giorno della sua nascita il padre di Verdi raggiunse Busseto per notificare la nascita alle autorità locali e venne indicato nel registro comunale coi nomi di Joseph Fortunin François. L'atto di nascita fu redatto in francese, appartenendo in quegli anni Busseto e il suo territorio all'Impero francese di Napoleone (Wikipedia).