Il titolo originale dell'opera, La mia visione di Shakyamuni, suggerisce lo spirito con il quale l’autore si è avvicinato al Budda storico, vissuto in India circa venticinque secoli or sono. I dati sulla sua vita infatti sono pochissimi e le uniche fonti sono testi tramandati per secoli soltanto in forma orale. Ricostruire la vita del “Saggio degli Shakya” significa quindi cercare di andare ben al di là di quanto le notizie e i racconti agiografici ci tramandano, e compiere un notevole sforzo di interpretazione delle molte importanti scelte che Shakyamuni operò nel corso della sua vita. Ikeda compie questo percorso sulla base della propria esperienza di leader religioso contemporaneo ed è proprio in virtù di questo ruolo che ci guida a comprendere quale sia il significato più profondo dell'illuminazione del “Risvegliato”.