«Sono poche, pochissime le opere teatrali che possono reggere il confronto con La vida es sueño per densità e dovizia di significati», scrive Puccini nella prefazione. Autentico capolavoro del teatro barocco, l'opera mette in scena il conflitto tra libertà e destino, vita e sogno (un sogno presunto, insinuato da altri), verità e ingannevole apparenza. Sogno infatti non è emblema solo d'una condizione sfuggente e precaria, ma anche d'uno stato di finzione e di menzogna, di paralisi parziale della volontà, di un'angoscia esistenziale - «il delitto d'esser nato» - che consiste nel non poter imporre agli altri il proprio essere e il proprio esistere.