Romanzo di grande forza attrattiva e capacità di coinvolgimento, L’Alfiere costituisce, insieme al più conosciuto L’eredità della Priora (in questo catalogo: “Biblioteca Federiciana”, BF17), la migliore prova narrativa di Alianello. Sullo sfondo dei grandi rivolgimenti che segnano i destini del Regno delle Due Sicilie a seguito della spedizione dei Mille, si svolge una animatissima “commedia umana”, nella quale recitano la loro parte piccoli eroi e grandi vigliacchi, aristocratici e cafoni, camorristi, frati e guerrieri; e dove si mescolano casi di guerra e vicende d’amore, casto e carnale. Al centro, l’alfiere Pino Lancia, tormentato eroe della coerenza e dell’onore in un mondo che di tali valori sta facendo, sotto gli occhi di lui, scempio. Egli, liberale nell’animo, una volta diventato “soldato del re”, seguirà sino alla fine, il suo re, dopo averlo lealmente servito, a dispetto di ogni convenienza e di qualsiasi logica utilitaristica: in nome, soltanto, dell’onore.