"Sono un uomo fortunato. Grazie alla fame di vita, che non mi ha mai abbandonato, ho potuto superare dolori, perdite e sconfitte con il sorriso. Grazie a un'innata curiosità ho conosciuto persone, ho vissuto situazioni, ho condiviso emozioni che non mi sarei mai immaginato. Grazie al mio animo di bambino che si rifiuta ostinatamente di crescere, mi sono risparmiato la noia delle burocrazie, lo squallore dei compromessi, l'aridità dei sentimenti. Per questo attendo con fiducia ciò che Dio mi concederà. Perché sempre continuerò ad affrontare gli inevitabili dolori con ottimismo e a gustarmi le gioie senza paracadute. Perché non mi stancherò mai di guardare alle persone con fiducia e di credere nella magia del Natale. Su e giù per la vita. Fino all'ultimo respiro." La vita di Alfonso Signorini non è stata sempre nel segno delle riviste patinate e delle luci dei talk show. Dopo aver trascorso tre quarti della sua esistenza a scrivere delle vite degli altri, il direttore di "Chi" apre le porte della sua vita privata: dal rapporto coi genitori alle storie d'amore (sia con donne che con uomini), dai grandi incontri (Pavarotti, Mastroianni, Fellini…) ai momenti di dolore, come la scoperta recente di una grave malattia. Proprio quest'ultima esperienza l'ha portato a tirare le somme su cinquant'anni di vita in un libro sincero, toccante, inatteso.