Il luogo della nascita di Gesù, il sepolcro della sua famiglia, la grotta in cui viveva Giovanni Battista, la tomba di re Erode, il ritrovamento a Gerusalemme di un lenzuolo funebre che rimetterebbe in discussione l'autenticità della Sindone. Sono solo alcuni esempi di «clamorosi ritrovamenti» e di «sensazionali scoperte» che, nonostante indizi poco chiari, prove fragili e vistose manipolazioni, alcuni archeologi hanno affidato all'amplificazione dei mass media internazionali, infuocando l'immaginario comune.
Si tratta di «trionfali annunci» che rischiano di lasciare in ombra il prezioso lavoro degli studiosi interessati ad avvicinare l'uomo di oggi all'ambiente sociale e culturale del mondo biblico attraverso gli scavi e l'analisi attenta delle antiche testimonianze materiali.