Attento studioso della componente psicologica e sociale dell'uomo, Molière in questa commedia sfrutta la propria esperienza non soltanto di autore teatrale, ma anche di attore. Il suo modo di scrivere e recitare era assolutamente innovativo per la Francia della metà del Seicento e 'L'avaro' ne è un brillante esempio. Commedia che a Parigi debutta nel 1668, il tirchio protagonista è uno stereotipo tradizionale del teatro classico (se ne ritrovano vari esempi anche nella produzione dei grandi commediografi latini) e la paura di essere derubato, che puntualmente si trasforma in realtà, è il canovaccio che permette lo svilupparsi delle situazioni più comiche e brillanti. Tuttavia in Molière si va oltre la struttura canonica della commedia e in queste pagine ritroviamo una complessità emotiva e sentimentale che prende progressivamente il sopravvento e si mostra più profonda rispetto alle produzioni dell'epoca.