La legislazione tendenzialmente generale sulla Azione della amministrazione, iniziata con la versione originaria della legge 7 agosto 1990, n. 241, tante volte rimaneggiata da successivi interventi legislativi, trova ora l’espressione, al momento ultima, nella legge 7 agosto 2015, n. 124.Il giurista di diritto positivo, in questi anni, nell’adempimento del suo compito di ricostruire le regole strutturali e funzionali che le amministrazioni dovrebbero osservare, deve fare i conti con le incessanti, inflazionate e disordinate modificazioni, talvolta qualificate come riforme epocali. Modificazioni che hanno investito tali amministrazioni un po’ sotto tutti i profili. E, in particolare, appunto, sulle loro attività.Gli autori di questo volume, quindi, si sono risolti a delineare la relativa disciplina, allo stato degli atti al momento in cui lo hanno potuto mandare in composizione. Quindi, come si è detto, alla luce anche della legge 124/2015, l’ultima emanata in materia: nella speranza che il libro possa fare a tempo a uscire, quando sia ancora rimasta tale. Ma non per questo hanno inteso proporre una sorta di instant book: perché a quelle loro ricostruzioni hanno voluto dare carattere scientifico, e radici non superficiali. Perciò, è parso loro che la qualifica di tali contributi più aderente ai loro caratteri, sia quella di Saggi. Che, peraltro, sono frutto di una pluralità di voci. Di una pluralità di voci che, per un verso, dovrebbero dare maggior valore alla trattazione: per una maggiore ricchezza dei punti di vista dai quali è sviluppata.È facile profezia che anche la normazione qui ricostruita pure alla luce degli interventi legislativi ad oggi più recenti, sarà presto sostituita da altri interventi attualmente neppure ipotizzabili. E, anzitutto, da quelli che la legge n. 124/2015 viceversa già prevede: i decreti legislativi per la sua attuazione. Avremmo potuto indugiare ancora: ma con quale costrutto? Ma nell’aspettativa di quale altra cosa? Perché non c’è stato anno dal 1990 della originaria legge n. 241, nel quale non siano intervenute sue modificazioni; o almeno non siano state preannunciate, e addirittura date come imminenti. È per questo che agli autori e all’editore è parso opportuno procedere senza ulteriori esitazioni. Ma anche con la pre-costituzione di un canale di comunicazione informatica in grado di consentire un continuo e sollecito aggiornamento del volume.