Trent’anni dopo la tragedia di Chernobyl, una coppia senza figli ospita una scatenata bimba proveniente da quella località.
Con l’arrivo di Natallia, alla quale è impossibile non affezionarsi fino a struggersi al suo ritorno in patria, tutto nella vita di Claudia va a rotoli. In ufficio, il sodalizio con collegafigo è rotto dalla nuova collaboratrice irritante; il negozio dei suoi genitori è in crisi e l’aiuto di una giovane pasticcera senegalese porterà nuovi guai. Intoppi burocratici, un marito nervoso e una famiglia ingombrante completano il terremoto emotivo della protagonista.
La maternità negata è il tema portante di questa storia in cui l’ottimo umorismo si alterna a una vena empatica. Sandra Faè ci racconta l’animo femminile e ci commuove, grazie all’umanità di personaggi indimenticabili.