“Cosa saresti disposto a fare pur di raggiungere il tuo scopo? Ti alleeresti con il peggiore dei folli per un bene superiore?”
Questa è la domanda che vaga senza sosta nella mente distrutta dal dolore di Giovanni Shert, ricercatore del progetto Voynich (divenuto in seguito Ricrescita) tornato nella sua città natale con solo un obiettivo preciso: Trovare Roger Phelps; figlio del fondatore dell’azienda di ricerca scientifica per la quale lavorava, e strappare dal suo collo il ciondolo contente la formula di: Usque ad Finem, unica cura al male che ha contribuito a creare.
L’uomo è tornato allo stadio animale. Le città sono divenute giungle ricoperte di arbusti e vegetazione a causa della propagazione nell’atmosfera di Ricrescita tramite scie chimiche, composto creato grazie alla decriptazione del manoscritto di Voynich e preparato dal Phelps Research Lab (Chiamato in codice PRL) azienda di ricerca botanica, fondata dall’eccentrico e folle Andrew Phelps grazie a finanziamenti donatogli dai maggiori stati mondiali per debellare il virus vegetale (chiamato: il Cancro verde) HS4585 che avrebbe annientato completamente la vita vegetale sulla terra entro pochi anni. Gli unici luoghi ospitali che ricreano una normalità fittizia per i più agiati sono gli Scavi, veri e propri quartieri sotterranei governati nella maggior parte dal “Velo bianco”, impero sorto dall’alleanza degli stati europei per contenere il delirio di massa scaturito dopo Ricrescita, chiamato Il buio o il Nuovo medioevo.
“Luci e ombre” è il primo romanzo della saga de “Le Città senza strade”. Narra il cammino di Giovanni Shert, salvato in punto di morte sulle scale di un vecchio ospedale da un uomo, Roberto Lamonica, suo futuro amico e compagno di viaggio nella giungla urbana (termine con cui: i camminatori, cioè i non abitanti della città esterna chiamano la vecchia metropoli divenuta giungla) per raggiungere il suo scopo e la sua salvezza. Nel primo romanzo si descrive il passato di Shert, la creazione di Ricrescita e i tremendi fatti che la portarono ad essere rilasciata ancora non completa nell’atmosfera terrestre, inoltre si descrive il presente dell’uomo, la visita dello Scavo bianco della Mole e della falsa giustizia dei Velo bianco.
Nella giungla urbana non ci sono cacciatori o prede ma soltanto vittime.