La conoscenza dell'ingente patrimonio di edizioni antiche posseduto dalle biblioteche di alcuni Ministeri e di alcuni organi dell'amministrazione centrale dello Stato, è un obiettivo importante nell'ambito della politica generale di valorizzazione dei beni librari e documentari. Una prima ricognizione dedicata al fondo antico della biblioteca del Consiglio di Stato, ricco di importanti opere giuridiche e di antichi statuti di comuni, viene qui offerta, limitatamente alle edizioni del XVII secolo, che non risultano reperibili attraverso i canali catalografici del Servizio bibliotecario nazionale. Il nucleo più antico della raccolta si è costituito nel momento della istituzione del Consiglio di Stato nel 1831, con l'apporto di edizioni provenienti dalla Regia Camera de' Conti, e dopo l'unità d'Italia fu incrementato da nuclei librari provenienti da alcuni Consigli di Stato dei governi preunitari, che erano stati soppressi.