L’Autore si è concentrato sulla ricostruzione della prima fase del procedimento penale, che inizia con la ricezione
della notitia criminis da parte della polizia giudiziaria o del pubblico ministero e termina quando quest’ultimo esercita
l’azione penale o ottiene dal giudice l’archiviazione richiesta.
La fase procedimentale non consente di regola il contraddittorio tra le parti, anche se prevede l’assistenza del difensore ad alcuni atti; d’altra parte, le indagini preliminari, precedendo l’esercizio dell’azione penale, prevedono interventi solo incidentali del giudice, che vede limitata la sua competenza all’atto eventualmente richiesto.
Il PM e la PG svolgono le indagini preliminari per le determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale; in altri termini, fino a quando sono in corso le indagini preliminari non esiste ancora un processo penale, né ve ne sarebbe uno qualora la notizia di reato venisse archiviata.
Detto così, tutto parrebbe lineare; tuttavia non sempre è così chiaro. E’ qui che il volume mette allora a fuoco gli snodi delle indagini preliminari, consentendo all’interprete di chiarire i profili problematici della fase investigativa.