“Scoprire il manoscritto di Valeria Degl’Innocenti è stata un’incredibile avventura, è stato il mio viaggio attraverso il suo. È accaduto per caso, così, come quasi sempre avviene per le cose speciali. La sua storia s’intreccia con quella dei luoghi che abita: la povertà dei vicoli fiorentini negli anni Venti tra case senza acqua né luce, le foglie di cicoria usate come rossetto, la seconda guerra mondiale vista dagli Stati Uniti, il maccartismo americano, l’arrivo a Casablanca, l’esilio di Mohammed V dal Marocco, il protettorato francese e il risveglio dell’identità nazionale marocchina, fino all’indipendenza. Si ride, ci si commuove, si segue l’avvicendarsi degli eventi senza mai stancarsi, tutto d’un fiato, cadenzati da una costante autoironia, uno stile tagliente e teatrale e una meravigliosa gioia di vivere. A libro chiuso, rimane il desiderio di poter incontrare il sorriso di Valeria, anche solo per un istante. Anche solo per un tè alla menta”. (Roberta Yasmine Catalano)