La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 32/2014 – intervenuta per sancire l’illegittimità costituzionale degli articoli 4 bis e 4 vicies ter del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2006, n. 49 (nota ai più come Fini-Giovanardi, dal nome dei suoi estensori) – ha, di fatto, rivoluzionato la disciplina sanzionatoria in materia di stupefacenti, incidendo su alcune importanti disposizioni del d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309. In particolare, si è imposto, con il superamento della concezione unitaria di “sostanza stupefacente” e di presunzione di pari pericolosità delle sostanze, introdotti dalla Fini-Giovanardi, il ritorno all’antica dicotomia droghe “leggere” - droghe “pesanti”.La pronuncia della Consulta ha perciò imposto una presa di posizione del Governo, chiamato d’urgenza ad intervenire con il decreto legge 20 marzo 2014, n. 36 convertito, con modificazioni, dalla legge 16 maggio 2014, n. 79 per far fronte al vuoto normativo venutosi inevitabilmente a creare.Il volume vuole offrire al lettore un agile strumento che evidenzi le modifiche apportate alle disposizioni sanzionatorie di carattere penale e amministrativo, mettendo in luce le principali caratteristiche e problematiche del rinnovato sistema punitivo.Alessandro Viglione è Avvocato penalista in Milano.