Nel 150° anniversario dell’unità d’Italia ed al 10° dalla nascita del Servizio Civile Nazionale Raffaele M. De Cicco si interroga se quest’ultimo, quale istituto finalizzato alla difesa della Patria, abbia ancora un ruolo da giocare nella società pervasa dalla globalizzazione, oppure se le virtù civiche appartengano ad un mondo che non esiste più. Attraverso la ricostruzione della via italiana al servizio civile, ancorata alle tappe del processo di modernizzazione del paese, l’autore fornisce una risposta positiva ed originale al quesito iniziale attraverso la definizione di un nuovo paradigma e di una nuova mission dell’istituto. Dai risultati di una ricerca comparata sui servizi civili in cinque paesi europei l’autore trae lo spunto per ipotizzare un servizio civile europeo, distinto ed autonomo da quelli nazionali, al quale assegnare una finalità precisa individuata in questa fase storica nella rivitalizzazione dell’idea del processo di unione e, quindi, nella costruzione di una vera cittadinanza europea, comprensiva anche dei diritti culturali, nel quadro di una società multietnica e multiculturale.