L'ebraismo per non ebrei introduce il lettore al mondo complesso delle dottrine ebraiche, offrendo un esame delle componenti tradizionali più antiche e di quelle del mondo della diaspora. Il libro prende in considerazione l'ortodossia classica e l'illuminismo, le componenti dell'ebraismo rabbinico talmudico e quelle che al Talmud non si sono conformate, preferendo le vie della Qabalah tracciate nello Zohar.
Questo primo volume, "Arte e Interpretazione", fissa le linee di metodo esegetico e pone al riparo questo studio da concezioni arbitrarie, introducendo le regole per costruire un'intepretazione del testo biblico che sia insieme penetrante e fondata, senza rinunciare a stabilire differenze con le religioni istituzionali che dal testo biblico dipendono. Memorabili, in particolare, le annotazioni su arte come espressione dello spirito e la impietosa analisi del "Credo".