La Flagellazione di Piero della Francesca è uno dei quadri più straordinari della pittura occidentale. È anche un enigma, per secoli rimasto insoluto.
Oggi, dopo anni di ricerche, Silvia Ronchey lo risolve con una tesi rivoluzionaria che ci racconta in una sorta di detective story, ricca di rivelazioni e colpi di scena. I protagonisti sono papi, cardinali, agenti segreti, torbidi signori rinascimentali, una dinastia imperiale raffinata ed esausta, spie russe, grandi pittori e, come un ragno al centro della tela, il genio politico dell’ultimo grande bizantino, Bessarione. La teoria seducente che emerge da queste pagine rimanda infatti a quell’11 settembre immensamente più devastante, sigillo dello scontro di civiltà fra cristianesimo e islam, che fu la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453. E in questo contesto la Flagellazione di Piero rappresenta il manifesto politico di un progetto maturato nell’Italia della metà del Quattrocento: l’estremo tentativo di salvare la culla della nostra civiltà, Bisanzio, garantendole sopravvivenza in Occidente.
Un libro che restituisce ai protagonisti di quest’opera d’arte il loro vero volto e compone con sapiente gusto narrativo e assoluto rigore filologico una vasta sinfonia in cui riecheggiano le gesta e il valore politico di una civiltà millenaria rimossa dalla memoria dell’Europa.