"Cari amici, non sono venuto in Kirghisia per mia volontà o per trascorrere le ferie, ma per caso. Improvvisamente ho assistito al miracolo di una società nascente, a misura d'uomo, dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un'utopia, ma un bene reale e comune..." (prima lettera dalla Kirghisia).
Regista e scrittore, Silvano Agosti narra in questo libro, a metà tra reportage e testo utopico, il miracolo di una società a misura d'uomo.