La città racchiude le testimonianze architettoniche della propria esistenza, spesso definita da una lingua o dal dialetto in uso. Più è forte l'identificazione con il territorio, più la città è bella e vivibile, perchè più forte sarà l’amore per essa da parte della popolazione.
Si apre così una panoramica sul sistema museale osservato evolvere nel corso del tempo attraverso un’analisi legislativa in materia di beni culturali. Il risultato evidenzia quanto sia articolata anche la terminologia del settore: qual è il “bene” e perchè viene considerato “bene culturale” in Italia e patrimoine in Francia, e cosa si intende per tutela, conservazione e valorizzazione.
Partendo dal 1700, le leggi citate, punto di arrivo di volta in volta di evoluzioni socio-culturali e di scelte politiche tese alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio culturale, sono state esaminate ed utilizzate per spiegare e contestualizzare due realtà museali che, anche per le diverse legislazioni vigenti nei rispettivi Paesi, ad oggi sono il risultato di due modi diversi di amministrare e fare cultura.
Lo studio infine fornisce alcuni dati utili per comprendere come mai gli stessi musei non sempre siano riusciti ad essere quel “tempio della cultura” che avrebbero dovuto essere, al punto che ancora oggi – in Italia - si tende a considerarli “scatole” utili solo a contenere i beni storici di una comunità. Tuttavia il cambiamento è percepibile anche dalle reazioni dei fruitori dei musei che, sollecitati dalle nuove tecnologie e dalla distanza sempre più ridotta tra le diverse culture resa possibile dalla globalizzazione, hanno iniziato a chiedersi e a chiedere al museo cosa sia possibile fare per conservare e valorizzare lo specifico spessore culturale del proprio museo garantendone il futuro economico in un contesto di globalizzazione della cultura.
Si offre così una riflessione sull’importanza storica del museo nella società moderna, visto non più e non solo come notevole progetto architettonico posto a simbolo di una città ma come vivo punto di riferimento per intellettuali e ricercatori e come moderno ed attivo propulsore dell’attività economica della società.
L'aggiornamento legislativo al 2013, evidenzia le più importanti riforme normative del settore ed apre a successive ricerche la volontà di portare a compimento l'analisi legislativa, aspettando che si definiscano gli ultimi disegni di legge per la modifica al Ministero dei Beni Culturali ipotizzata per la fine del 2014.