Il cinema di Lanzmann non è solo il cinema della Shoah, dell’Olocausto, come ancora alcuni preferiscono denominare la più grande tragedia del ventesimo secolo, ma è una continua riflessione, un work in progress di carattere squisitamente intellettuale, sul potere del cinema, sui valori della libertà, della resistenza, della politica, della guerra e della strategia per la sopravvivenza; ognuna di queste tematiche si ripresenta di film in film (sia in Shoah che nelle opere dedicate alla delicata situazione socio-politica di Israele), evidenziando come tutti e cinque i film del regista francese siano, in fondo, un’unica grande riflessione sul cinema come urgenza del pensiero.