Questo lavoro si propone di mostrare che la sociologia ha iniziato il suo sviluppo moderno con i moralisti scozzesi del XVIII secolo - Hume e Smith - e il loro precursore Mandeville. Essi hanno "scoperto" che l'ordine sociale non deve essere "dato" da un essere superiore ai soggetti che operano nella società, ma che tale ordine può essere il risultato non intenzionale delle azioni degli individui. Questa concezione individualistica ed evolutiva della società ha raggiunto la piena statura, in particolare nel lavoro di Spencer, Simmel, Weber, Merton e Boudon.