“L’infinita musica del vento” è la storia romanzata, ma interamente basata su avvenimenti reali, di un giovane clarinettista napoletano dell’Ottocento: Francesco Maria Scala, uno dei tanti italiani che cercarono la fortuna emigrando in America. Bravo, determinato e certo più favorito di altri, la trovò e divenne il primo direttore della Banda dei Marines ufficialmente riconosciuto dal Congresso. Le tre parti del romanzo raccontano di altrettanti mondi diversi e a prima vista impenetrabili l’uno all’altro: la grande Napoli dei Borboni e del Teatro San Carlo, il mare sterminato e il tramonto della grande epopea dei velieri, i giovani Stati Uniti d’America con le contraddizioni sociali che somigliano tanto a qualcosa di fortemente attuale.