In un’Italia in profonda crisi, tra scioperi e scontri violenti, un italiano e un rumeno cercano di sopravvivere in una radura dentro la foresta, costruendo una grande baracca di tronchi e materiali di fortuna, e sognando il loro posto al sole. Tra furti in villa, rapine e piccoli espedienti, l’uno sogna una casa e un lavoro, mentre l’altro di mettersi alle spalle il suo passato da egoista benestante, sforzandosi di vivere senze dipendenze. Che fine fanno coloro che arrivano nel nostro paese senza soldi e un lavoro, e dove vanno a vivere gli italiani che lo perdono e non hanno più niente? Sono molti i boschi e le montagne, ma ci sono anche infiniti anfratti sotto i ponti, nei cantieri in costruzione, nei casolari diroccati, dentro i cunicoli della metropolitana, nei canali angusti e nauseabondi delle fogne e persino nei siti archeologici e nelle crepe della terra. Una storia romantica, sognante, di amicizia e speranza. Un’aspra critica sociale all’Italia di oggi e alla sua folle corsa verso il successo. Una riflessione sulla vita e sull’idea di società. Il quadro di un’umanità al margine, dimenticata e invisibile, che però vive fianco a fianco alla ‘normalità’ e nella quale si sprofonda facilmente.