Un investigatore cattivo e genialeIl racconto principale ci guida fra le indagini di un investigatore segreto (nonché esorcista agli ordini del Vaticano) e dei suoi compagni. Strafottente, incurante delle formalità e insofferente a qualsiasi gerarchia di potere, il protagonista gioca tutta la sua personalità sul filo del rasoio: tra malvagità pura e un senso di giustizia estremo e violento. Dunque, un consiglio: non abituatevi troppo presto ai suoi rari slanci di generosità perché potreste rimanerne scottati… proprio come capita spesso a chiunque abbia a che fare con lui.
"E' un libro che consiglio a lettori che amano le storie a tinte forti, le atmosfere ricche di mistero e personaggi che interpretano il bene e il male sotto diverse e inaspettate forme." (Recensione)
L'AUTORE: Ottavio Bosco nasce nel 1974, svolge i suoi studi scientifici a Pisa dove si laurea in Scienze Geologiche. Prosegue la sua formazione ottenendo l’abilitazione all’esercizio della professione di geologo presso l’Ordine dei geologi della Toscana. Attualmente vive e lavora a Pisa dove svolge la libera professione.
Appassionato di narrativa horror, fantasy e pulp, con una forte predilezione per le tematiche soprannaturali e legate alla demonologia, esprime la sua predilezione per la scrittura con uno stile sui generis.
L’umanità descritta da Bosco è un’umanità da Apocalisse imminente: le vicissitudini che portano le vite di un nazista e un ispettore di polizia italiano a intrecciarsi tra loro; uno scrittore costretto a convivere con gli sbagli del passato; uno psicologo sottovalutato, sottopagato, sotto stress, che per di più lavora alle dipendenze di un uomo viscido, iroso e taccagno: un mix letale, impossibile da gestire; una leggenda urbana - quella di Mano Nera - che unisce paure comuni a terrori molto molto personali; e poi Aztechi, sacrifici umani, telefonate minacciose…