Non c'è dubbio che nel diadema della produzione di Magnus, Lo Sconosciuto sia una delle gemme più preziose incastonate dall'autore bolognese. Quando Unknow (volutamente senza la "n" finale) appare, nel luglio 1975, Magnus è in una fase della sua carriera nella quale oltre alla piena maturità dello stile grafico può esprimere un perfetto controllo su intrecci e sceneggiature. E il mondo che sceglie di presentarci indaga i crocevia dei conflitti dimenticati, delle trame terroristiche e dei traffici internazionali. È una narrazione intrigante, contemporanea e ricca di chiaroscuri, come le sue vignette.
In questa prima avventura il lettore è catapultato in uno scambio d'armi contro diamanti tra Marocco e Algeria, nel quale Unknow è coinvolto suo malgrado, quando il destino porta la bella e letale Eliza a nascondersi nel bar di Marrakech dove egli è seduto, cercando di scacciare dalla memoria schegge di un oscuro passato. Di lui scopriamo che è un ex-militare; legione straniera probabilmente, visto che evoca Indocina e Algeria. Spara per uccidere e uccide per sopravvivere.
La prima serie delle avventure dello Sconosciuto, proposta dalle Edizioni del Vascello nel luglio 1975, dura solo lo spazio di sei albi ma dà corpo e sostanza a un personaggio tanto carismatico quanto indimenticabile. A detta di molti il miglior Magnus di sempre.