Un omicidio mafioso a Palermo; un segreto scioccante appreso in confessione; un prete massone – simbolo di un’umanità che anela alla conoscenza – che vede la sua vita privata incastrarsi in vicende d’inaudita drammaticità; un conflitto, più apparente che reale, tra Massoneria e Chiesa; il contrabbando tra la Puglia e il Montenegro; la guerra del 1991-95 nella regione balcanica che, per la prima volta nella storia, trasforma lo stupro in una precisa strategia, coordinata e pianificata; due famiglie italo-maltesi, amiche-nemiche, che intrecciano le loro storie per la conquista di un potere che “vive” fuori e sopra le loro pericolose esistenze.
Sono questi gli ingredienti di una vicenda appassionante ma non ansiogena, ambientata nella splendida Valletta, che si dipana tra Italia, Malta, Turchia e Montenegro.
I luoghi sono reali e descritti con precisione mentre le storie, pur rifacendosi a fatti e personaggi veri, sono adattate alle esigenze della narrazione.
Nell’insieme, il romanzo “L’orologio del diavolo è fermo” dedica tempo e spazio all’introspezione dei personaggi e ai loro tormenti, proponendo riflessioni intimistiche utili per un confronto ponderato e pedagogico scrittore-lettore.