Lost è la storia avvincente di un gruppo di sopravvissuti a un disastro aereo su un’isola misteriosa.Il serial tv – giunto alla quinta stagione qui in Italia – per sei anni ha tenuto incollati allo schermo tv o del computer milioni di fan in tutto il mondo. L’Isola di Lost è il luogo delmistero e del dubbio, ma diventa anche una metafora autoreferenziale della serie nel panorama televisivo: unica, irraggiungibile, isolata.Così il pubblico diventa suo arcipelago, costretto a perdersi tra le trame di una storia di smarrimento.Gli spettatori si sentono tutti parte diuna storia di naufraghi che, tra mito e scienza, ha creato personaggi e racconti totalmente accostabilial pensiero postmoderno. Laddove per postmoderno si intende un modo nuovo diguardare la realtà: più complesso, mai razionale, sempre scettico e pronto a essere messo in discussione. Ecco perché il “Lostmoderno” non può fornire risposte, ma interrogare la seriescoprendone i retroscena socio-antropologici.Concetti come luogo, politica, gioco e onomastica partecipano tutti dell’instabilità di una realtàvirtuale che interagisce attivamente, coinvolgendolo, con il suo pubblico.