Ammirato in tutto il mondo per il genio imprenditoriale e dipinto da alcuni come un despota aziendale, Bill Gates ha avuto un impatto indiscusso sull’ascesa dell’economia digitale negli ultimi 30 anni. Anche i suoi critici più severi devono riconoscerne il ruolo essenziale: ha contribuito a dare inizio a una delle più grandi rivoluzioni dell’industria moderna afferrando l’importanza del software nell’ascesa del personal computer e trasformando una tecnologia arcana e specialistica in uno strumento comune in ufficio e a casa.
Considerato per molto tempo l’anti-Jobs, non solo per la competizione delle reciproche aziende ma soprattutto per le differenze caratteriali spesso ingigantite dai media (l’uno attaccato alla realtà l’altro visionario, l’uno “industriale”, l’altro con il genio del design), oggi che è rimasto “solo” può essere apprezzato senza pregiudizi nella sua grandezza. Grandezza che gli ha permesso di mettere almeno uno dei suoi prodotti in tutte le nostre case, ma anche di riconoscere i meriti dell’avversario, se per esempio nel 2012 ha dichiarato: “Il Macintosh – di tutte le macchine che ho visto – è l’unica che ha creato un nuovo standard”.
In questa raccolta di riflessioni, battute e intuizioni – basata su più di tre decadi di interviste, dichiarazioni pubbliche e incontri con i media – il creatore di Microsoft è ritratto “in presa diretta”, senza filtri, per evidenziarne la complessa personalità e trarre ispirazione dai pensieri e dalle convinzioni che ne hanno fatto uno degli imprenditori e filantropi di maggior successo del nostro tempo.