Chi non ha sentito parlare negli ultimi venti anni di “Riforme per modernizzare il Paese”, di “Riforme strutturali”? E di “Riforma della giustizia”? E la “Riforma delle province” quante volte l’abbiamo sentita nominare! Quanto alla “Riforma fiscale” .. forse sono molto più di venti anni.. Quante volte abbiamo lamentato il conservatorismo troppo cauto dei riformatori ed il riformismo troppo audace dei conservatori? Da quanti governi abbiamo sentito dire che il ministro precedente aveva “Manipolato i bilanci”, lasciato “Buchi incolmabili”? Quante opposizioni si sono “Appellate alle piazze”?
Scuotete il capo sconsolati, vero? Deja vu, tutto deja vu!
Giochiamo con la macchina del tempo, entriamo nel 1774, osserviamo un giovane Re ed una ricca Società alle prese con i magistrati ed i conflitti tra poteri, con l'accorpamento delle province, con gli evasori fiscali, con le opposizioni conservatrici, con le demagogie utilitaristiche e le caste intoccabili …con i nostri problemi, insomma … e vediamo che succede.
A proposto, il re è Luigi XVI, il paese è la Francia, mancano sedici anni alla bancarotta, diciannove al Terrore.
Una straordinaria attualità, una straordinaria lezione.