Nunzia Manicardi presenta, sotto forma di romanzo-verità la complessa e drammatica vicenda dell’editore ebreo-modenese Angelo Fortunato Formìggini, gettatosi il 29 novembre 1938 dalla torre Ghirlandina di Modena per protestare la sua italianità contro le leggi razziali appena promulgate. Racconta e fa rivivere la preparazione del suicidio minuto per minuto, all’interno di un incessante viaggio non solo nei luoghi e nelle memorie della città natale, Modena (a cui Formìggini, che viveva a Roma, era tornato proprio per uccidersi), ma anche nelle pieghe più recondite di una storia nazionale e mondiale che, in quel triste finire del novembre 1938, aveva ormai fatto del più importante editore italiano un grumo di umanità emarginata da eliminare con il minor clamore possibile.